La missione di Mattia Di Tommaso: far studiare anche chi non può permetterselo.
La recente nomina di Mattia Di Tommaso come Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche, Relazioni Internazionali e Cooperazione allo Sviluppo di Ego Education segna un passo decisivo verso un’educazione più inclusiva, accessibile e trasformativa. Con oltre dieci anni di esperienza nel mondo dell’europrogettazione e del management del terzo settore, Di Tommaso porta con sé una missione chiara: garantire che ogni giovane abbia l’opportunità di studiare, crescere e diventare una forza positiva per il cambiamento globale.
In questa intervista, Mattia Di Tommaso condivide i suoi pensieri su questa nuova sfida, il suo approccio innovativo e la visione di un’educazione che non si limita a formare professionisti, ma che punta a costruire persone migliori.
Scopriamo insieme come intende trasformare il Dipartimento in un punto di riferimento per i giovani, mettendo al centro valori come la sostenibilità, l’inclusione e la cooperazione internazionale, con uno sguardo sempre rivolto a chi ha meno opportunità.
Buona lettura!
D: Mattia, congratulazioni per questa nuova e importante nomina. Come ti senti?
Grazie! Mi sento profondamente onorato e grato per questa opportunità. È un momento di grande emozione per me, perché questo incarico mi permette di trasformare in azione concreta una missione che ho sempre portato nel cuore: rendere l’educazione accessibile, non solo come strumento per ottenere un lavoro, ma come mezzo per costruire una società più giusta e consapevole.
D: Hai sempre sottolineato il valore trasformativo dell’educazione. Qual è il messaggio che vuoi lanciare agli studenti universitari?
Vorrei dire loro che studiare non è solo un passo verso una carriera, ma un percorso per diventare persone migliori. L’educazione deve ispirarci a guardare oltre noi stessi, a capire il mondo, a rispettarlo e a lavorare per cambiarlo in meglio. Credo che le università abbiano il compito di formare non solo professionisti competenti, ma anche cittadini responsabili, etici e capaci di contribuire a un futuro più inclusivo e sostenibile.
D: Da dove nasce questa tua visione?
Nasce da una consapevolezza personale e da un’esperienza di vita. Penso spesso a mia figlia, Allegra. Lei ha la fortuna di poter crescere con opportunità straordinarie, di studiare in un contesto che le permette di sviluppare tutto il suo potenziale. Ma so che molti giovani, in Italia e nel mondo, non hanno le stesse possibilità. È questo pensiero che mi spinge a impegnarmi: voglio che ogni ragazzo o ragazza, indipendentemente dalla propria provenienza, abbia accesso a un’educazione di qualità. Perché il sapere è il primo passo per costruire non solo il proprio futuro, ma un mondo migliore.
D: Quali sono i progetti che porterai avanti in questo nuovo ruolo?
Punterò su tre priorità. La prima è garantire che il nostro Dipartimento diventi un punto di riferimento per chi vuole intraprendere un percorso formativo orientato al cambiamento sociale. La seconda è sviluppare programmi accessibili, con borse di studio e collaborazioni che includano anche i giovani più svantaggiati. Infine, voglio promuovere un’educazione che non si limiti alla teoria, ma che prepari i nostri studenti a diventare attori di trasformazione, pronti ad affrontare le sfide globali con coraggio e competenza.
D: Qual è, secondo te, il principale ruolo dell’università oggi?
L’università deve essere un luogo di crescita integrale. Non basta preparare gli studenti al mondo del lavoro, bisogna ispirarli a mettere le proprie competenze al servizio della comunità. È qui che nasce il cambiamento: quando i giovani smettono di vedere l’educazione solo come un mezzo per migliorare la propria vita, e iniziano a usarla per migliorare il mondo.
D: Come pensi di concretizzare questa visione?
Intendo lavorare per costruire ponti tra università, territorio e mondo internazionale. Voglio che i nostri studenti abbiano esperienze pratiche, che possano confrontarsi con realtà diverse, anche attraverso progetti di cooperazione internazionale. E voglio che abbiano accesso a borse di studio e supporto, affinché nessuno rimanga escluso per ragioni economiche. Il mio sogno è vedere ragazzi e ragazze che, grazie a questo percorso, crescono non solo come professionisti, ma come persone consapevoli e responsabili.
D: Cosa vorresti che gli studenti portassero con sé dopo aver studiato nel tuo Dipartimento?
Vorrei che portassero con sé la consapevolezza di essere protagonisti del cambiamento. Che non si limitassero a chiedersi cosa il mondo può offrire loro, ma che si chiedessero cosa loro possono offrire al mondo. Vorrei che si sentissero parte di una comunità globale, capaci di costruire ponti, abbattere muri e lavorare per una società più equa.
D: In una frase, come descriveresti la tua missione?
Garantire che ogni giovane abbia la possibilità di studiare non solo per costruire una carriera, ma per diventare una persona migliore, capace di rendere il mondo un posto migliore.
Chi è Mattia Di Tommaso
Mattia Di Tommaso è un esperto di europrogettazione, management del terzo settore e cooperazione internazionale, con oltre 10 anni di esperienza. Fondatore e presidente di Idea Europa, ha coordinato numerosi progetti europei su inclusione, sostenibilità e diritti umani. Creatore della Masterclass di Europrogettazione, ha formato centinaia di professionisti nel no profit. Recentemente nominato Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche, Relazioni Internazionali e Cooperazione allo Sviluppo di Ego Education, Mattia lavora per garantire un’educazione accessibile a tutti. Padre di Allegra, è mosso dalla convinzione che l’istruzione sia la chiave per costruire un mondo più giusto.